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Salto nel buio

"Hai saputo?"
"No"
"Ieri una giovane donna alla soglia dei trent'anni, moglie e madre, si è lanciata nel vuoto. E' morta."

Dalla memoria riaffiora l'esperienza di tanti anni fa. Un mattino d'estate arrivando alla casa in cima alla strada, una finestra spalancata, un pensiero, quasi una premonizione: ora si butta!
Una corsa veloce su per le scale, agile, veloce ma non abbastanza. La sua rincorsa a volo d'angelo, il rumore del corpo sul selciato; si muove è viva, solo un po' acciaccata: questa volta.

C'era il sole quel giorno, ieri no.

Una giornata grigia, piatta, avvolta in una foschia densa e lattiginosa che rende le cose ovattate; mi chiedo se corrisponde ad un silenzio interiore, una distanza affettiva dal mondo che ci conduce ad un gesto senza ritorno, una estraneità alle cose, alle persone, agli affetti.
Senza una mano tesa a penetrare la malinconia che penso accompagni l'indebolimento dell'istinto di conservazione.

Una tristezza, un'astenia, un'abulia, una coltre nera che non lascia filtrare nemmeno un tenue raggio di sole, di speranza; non essere ancorati al presente e non intravvedere il futuro, forse con un atteggiamento di ambivalenza nei confronti di vita e di morte.
Non sembrano esserci punti di contatto con la realtà: non la famiglia, non la maternità, non l'amore.

Forse in balia di se stessi, nel nulla, nell'assenza, in un tempo personale senza giudizio.
Silenzio o rumore? Dolore o assenza di dolore?
Una scintilla, un attimo di lucidità... e poi un salto nel buio.
Ieri non c'era l'arcobaleno.

2020-02-15
Daniela

Salve, sono Daniela, una
ragazza del '53 con la mente
rivolta al presente.  
É tempo di seguire uno 
dei sogni che ho da sempre: 
scrivere.

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