Quanta carta inutile ho pensato mentre aprivo la cassetta della posta. Pubblicità.
Bollette da pagare... e una busta bianca del Servizio Sanitario.
Ed ora cosa vogliono?
Io per fortuna sto bene, non sono come quelle persone che hanno tutti i mali del mondo e vanno da tutti i medici della terra come in una processione senza fine e sbuffano se c'è da aspettare!
Apro e leggo:
"Gentile Signora,
la invitiamo a partecipare al programma per la diagnosi precoce del tumore della mammella, rivolto alle donne di età compresa tra i 50 e 69 anni. Si esegue ogni 2 anni un semplice esame radiologico: la mammografia. Può leggere nel foglio illustrativo allegato tutte le informazioni necessarie.
Abbiamo fissato per Lei un appuntamento per lo screening mammografico per il giorno 11 gennaio alle ore 17"
Io sto bene, non vedo la necessità.
Ho capito che la mammografia è un esame semplice che tante donne fanno da anni con tranquillità. Lo so che consiste nel fare due radiografie per ogni seno con una dose di raggi X molto bassa che il rischio da radiazioni è trascurabile e che per molte non risulterà nessun problema.
E se per caso mi trovano qualcosa?
Per tutto il giorno ci sono parole che mi ingombrano la mente "individuare alterazioni, diagnosticare una lesione di tipo tumorale, iniziare a curare subito, aumentare le proprie possibilità di guarigione."
Intendiamoci so che la diagnosi precoce parla a favore di una buona qualità della vita, tutti i giorni ci dicono di evitare comportamenti dannosi... ma c'è un proverbio che dice "non stuzzicare il can che dorme"
Be, ci penserò.
Come in tutte le situazioni, quando una cosa ti capita la prima volta ti assale l'inquietudine, un turbamento, sono combattuta fra la speranza e il timore.
Poi, dopo aver navigato, aver consultato, essermi confrontata, ho fatto una riflessione: non dipende da me la fortuna, ma le mie decisioni servono alla lotta contro il cancro.
E allora, ad un tratto, ho pensato che questo è un appuntamento al quale non posso mancare, un'opportunità importante che in molte parti del mondo le donne non hanno. Una conquista della scienza, una offerta gratuita il cui costo grava su tutta la comunità, un modo di pensare alla salute prima che alla malattia.
Una inversione di tendenza.
L'invito è in bella mostra attaccato al calendario, l'appuntamento è importante.
Ci andrò.